Miyama - Il tuo ristorante Giapponese a Milano
sashimi Sushi e sashimi differenze: caratteristiche, consigli e altro

Sushi e sashimi differenze: caratteristiche, consigli e altro

La differenza tra sushi e sashimi si gioca su un elemento chiave: il riso. Il sushi è un boccone di riso condito con aceto (shari) abbinato a pesce, verdure o uova; il sashimi è solo pesce (o frutti di mare) crudo, affettato con precisione, senza riso. Il primo è più “completo” e saziante, il secondo è più puro e proteico: scegliere dipende da appetito, gusto e occasione. Ma sushi e sashimi celano altre differenze. 

Materie prime e taglio: perché contano

Nel confronto sushi vs sashimi, la qualità del pesce e il taglio sono decisivi. Per il sushi serviamo filetti con marezzatura equilibrata, che si sposano con il riso a temperatura ambiente. Per il sashimi usiamo parti più nobili (come ventresca o lombi), affettate al momento con coltelli giapponesi affilatissimi per ottenere fette setose, lucide e uniformi: la texture è tutto. 

Nutrizione e leggerezza: cosa scegliere

Il sushi apporta carboidrati complessi dal riso oltre a proteine e grassi “buoni” del pesce; è ideale per un pasto completo senza appesantire. Il sashimi concentra proteine e omega-3 con pochissimi carboidrati: perfetto se cerchi leggerezza o un intake proteico più alto. In entrambi i casi, soia e wasabi vanno dosati con moderazione per non coprire i profumi marini.

Consigli pratici per ordinare (ed evitare errori)

Prima volta? Ora che conosci le differenze tra sushi e sashimi, inizia con nigiri e uramaki classici, poi prova 6-8 fette di sashimi del pescato del giorno. Evita di “annegare” il riso nella salsa di soia: bagna appena il pesce (non il riso) e assaggia qualche boccone senza condimenti per percepire il bilanciamento. Alterna morsi con zenzero sottaceto per pulire il palato e riconoscere le differenze tra i tagli.

Come serviamo sushi e sashimi da Miyama

Da Miyama curiamo temperatura, taglio e tempi d’uscita. Il riso del sushi è condito con una miscela di aceti giapponesi calibrata. Pressiamo i nigiri in modo che restino compatti ma soffici al morso. Il sashimi viene porzionato all’istante, servito su piatti raffreddati o con ghiaccio alimentare discreto per mantenerne freschezza e brillantezza. Spesso proponiamo duetti: nigiri + sashimi dello stesso pesce per far percepire come il riso cambi il profilo aromatico. E accentui le differenze tra sushi e sashimi.

Abbinamenti: soia, wasabi, agrumi e bevande

Per i tagli grassi (salmoni ventrali, tonno toro) consigliamo una soia più leggera e qualche goccia di yuzu; per tagli magri (branzino, ricciola) bastano sale fioccato e olio al sesamo tostato minimal. 

Da bere: tè verde per pulire la bocca, birre giapponesi per una spinta di gusto in più, oppure sake a temperatura ambiente con il sashimi e leggermente più fresco con il sushi.

Stagionalità e sostenibilità: il nostro impegno

Il dialogo tra sushi e sashimi cambia con le stagioni: scegliamo specie all’apice qualitativo e lavoriamo con fornitori tracciabili. Tagli e porzioni sono calibrati per ridurre gli scarti; i ritagli nobili diventano tartare, gunkan o condimenti, così la qualità “viaggia” in tutto il menù con il massimo rispetto della materia. E delle differenze tra sushi e sashimi. 

Cosa ordinare da Miyama?Ecco una guida rapida

  • Per iniziare: nigiri assortiti + sashimi del giorno

  • Per un pranzo leggero: chirashi riso ridotto + 6 fette di sashimi

  • Per condividere: barca mista con equilibrio tra roll, nigiri e selezione di sashimi

Sushi e sashimi differenze: prenota il tuo assaggio comparato

Vuoi tastare con mano – e con bocca – le effettive differenze tra sushi e sashimi?

Clicca qui e prenota un tavolo: capirai, boccone dopo boccone, come riso, taglio e temperatura trasformano la stessa materia prima in due esperienze diverse. Ti aspettiamo in zona San Siro!

×