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Cucina Giapponese Tutti pazzi per gli Onigiri: gli “arancini” giapponesi

Tutti pazzi per gli Onigiri: gli “arancini” giapponesi

Vi è capitato sicuramente di imbattervi negli Onigiri, che quasi tutti i ristoranti giapponesi offrono nel proprio menù. Spinti dalla curiosità, l’avete ordinato e siete curiosi di conoscere la loro storia. Dovete sapere che in molti lo definiscono “l’arancino giapponese”, per la forma che ricorda lo street food catanese.

L’Onigiri è considerato lo spuntino giapponese per eccellenza; possiamo chiamarlo anche con il nome di Omusubi. Questa polpetta di riso ha molte varianti, soprattutto al suo interno: il cuore dell’Onigiri è composto normalmente da sake e maguro. Oltre al pesce, può essere riempito da avocado, da umeboshi e spolverato con sesamo. Attorno, possiamo trovare l’alga nori, che serve per dare compattezza e permetterci di afferrarlo senza sfaldare il riso.

Gli Onigiri: i famosi triangoli giapponesi spopolano in Italia

La sua forma triangolare ricorda vagamente l’arancino catanese. L’Onigiri è nato come street food; se siete stati in Giappone, saprete che può essere acquistato dai rivenditori lungo la strada. Molti giapponesi ricorrono a questo cibo da asporto per il loro pranzo da ufficio.

Inoltre, sono presenti molti locali, chiamati onigiri-ya, specializzati nella vendita di Onigiri.

Un primo testo che ci consente di farci un’idea sulla nascita degli Onigiri è dell’XI secolo. Ai tempi, era conosciuto con il nome di tojiki ed era destinato per i pic nic all’aperto.

Erano i samurai a consumare gli onigiri, che venivano avvolti in foglie di bambù, proprio durante le guerre e gli assedi. Consentiva di avere sempre del cibo con sé, che riusciva a mantenersi intatto.

Come vengono preparati gli Onigiri? Cosa c’è al loro interno?

Seppure noi conosciamo soltanto la forma triangolare, in Giappone ne vengono venduti di diversi tipi: possiamo trovarlo in forma cilindrica e sferica. Gli ingredienti del “cuore” dell’Onigiri non prevedono mai la carne, ma un mix di pescato.

Queste polpette di riso vengono preparate per i figli come pranzo al sacco per la scuola; in questo caso, vengono adornate dall’alga nori in modo molto particolare. Sono famose le palle di riso decorate, che ricordano un panda, per stimolare l’immaginazione dei bambini. Dopotutto, l’estetica giapponese è uno dei punti fondamentali di questa cultura, che si riscontra anche e soprattutto nel cibo.

Non avete mai fatto caso alla bellezza del sushi? Molti lo definiscono addirittura più bello che buono, ma è un gusto personale. Gli Onigiri vengono adornati da sorrisi, o da uno sguardo triste, grazie all’utilizzo dell’alga nori, che viene sapientemente tagliata. È un modo molto simpatico di servire il cibo, dopotutto!

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