Category: Tradizioni Giapponesi

stile giapponese

Cucinare in stile giapponese: quali sono gli utensili necessari

12/11/2021

Lo stile giapponese in cucina richiede la presenza di diversi attrezzi, indispensabili per svolgere tutte le lavorazioni tipiche della tradizione di questo paese, che necessitano prima di tutto di precisione.

Chiunque desideri provare a preparare le specialità giapponesi a casa deve quindi dotarsi di coltelli e di accessori per il taglio dei vari ingredienti, che può variare in base alle specifiche ricette.

Oltre ad avere a disposizione, naturalmente, contenitori e dosatori, una bilancia e altri strumenti che garantiscano il minimo margine di errore nelle dosi.

Un altro riguardo merita poi il servizio al tavolo: anche in questo caso è opportuno disporre di alcuni utensili specifici. 

Se desideri dotare la tua cucina di tutto quanto ti può servire per operare in perfetto stile giapponese, vieni a trovarci e chiedi consiglio al nostro staff.

Il ristorante giapponese Miyama di Milano San Siro è aperto a pranzo e a cena e offre inoltre il servizio di delivery e di take away, ideale per la pausa pranzo o per una cena in famiglia. 

Cucinare in stile giapponese: l’importanza delle dosi

Gli strumenti per misurare e pesare i vari ingredienti sono il primo elemento da prendere in considerazione in una cucina attrezzata in stile giapponese.

Per lavorare con precisione ed efficacia, è importante avere una bilancia da cucina il più possibile affidabile, oltre ad una brocca o un bicchiere graduati per misurare con precisione le quantità di prodotti liquidi o solidi. 

Tuttavia, in mancanza di accessori, si può comunque tenere presente che un bicchiere contiene 200 ml di liquido, un cucchiaino da tè 5 ml e un cucchiaio da tavola 15 ml. 

Oltre agli utensili per pesare, è importante dotare la propria cucina di coltelli, pelapatate, grattugie, ciotole e contenitori. 

Coltelleria e attrezzi per una cucina giapponese perfetta

Come sappiamo, le lame rappresentano un elemento fondamentale per cucinare in stile giapponese: i coltelli del Giappone si distinguono per l’alta qualità e la precisione del taglio. Non a caso, la forgia delle lame rappresenta una tradizione storica millenaria. 

Per lavorare bene, è indispensabile disporre di un coltello universale e di qualche lama di precisione per preparare il sushi e per tagliare le verdure. Può essere utile anche una forbice separabile, da utilizzare nelle due parti distinte, e una grattugia per la preparazione di polpette e ripieni. 

Pentola cuociriso elettrica e altre pentole

La pentola cuociriso è una presenza molto utile in ogni cucina in cui si desideri mangiare in stile giapponese.

Il consiglio è quello di scegliere un apparecchio di buona qualità, di una capienza adatta a soddisfare le proprie esigenze. Il cuociriso, come sappiamo, è indicato anche per la preparazione del sushi. 

Per la frittata si consiglia l’uso di un’apposita pentola giapponese, in rame, dalla forma solitamente quadrangolare. 

In merito al servizio in tavola, è importante disporre di ciotole di diversa misura, per servire i vari piatti, le salse e i condimenti, oltre a diversi set di bacchette. 

coltelli giapponesi

Coltelli giapponesi utilizzati in cucina: scopriamo quali sono

28/10/2021

I coltelli giapponesi da cucina si distinguono per le caratteristiche di alta qualità della lama e per l’estetica elegante, tanto da essere i preferiti di molti chef anche in Occidente, oltre a presenziare sempre più spesso nelle cucine residenziali.

In Giappone la forgia delle lame è un’arte millenaria, una caratteristica che rende molto diversi i coltelli giapponesi dalla classica coltelleria da cucina. 

Vuoi scoprire quali sono e come si utilizzano i coltelli giapponesi nelle varie preparazioni? Vieni al ristorante giapponese di Milano San Siro Miyama: il nostro chef e lo staff di cucina saranno lieti di mostrarti le caratteristiche e le doti dei migliori coltelli del Giappone. 

Coltelli giapponesi adatti a tutti gli utilizzi

Il santoku è il coltello universale giapponese, che viene utilizzato praticamente per tutto, dalla carne, al pesce, ai vegetali, un po’ come avviene con il classico coltello da cucina europeo.

É un coltello leggero e piuttosto piccolo, la cui lama è affilata da entrambi i lati. 

I coltelli giapponesi adatti a lavorare verdure e ortaggi sono il nakiri e l’usuba, apparentemente simili, mentre in realtà il primo viene utilizzato per tagliare normalmente i vegetali e il secondo è un accessorio utilizzato in prevalenza dai professionisti per effettuare lavori di precisione, grazie alla particolare conformazione della lama.

Infatti, la lama del coltello usuba ricorda quella della katana, la spada tradizionale giapponese. 

Coltelli per il pesce e per la carne

Il coltello tipico giapponese per il taglio della carne o del pesce è il deba.

Viene utilizzato spesso dagli operatori dei mercati e dai professionisti in genere, si manovra in genere come una mannaia e permette di effettuare tagli molto precisi, in merito alla lama piuttosto larga, dal filo asimmetrico. 

Esiste inoltre un coltello appositamente progettato per sfilettare il pesce ed eseguire tagli di precisione, come avviene ad esempio per preparare il sushi o il sashimi. Si tratta dello yanagiba è un coltello professionale, usato per preparare i filetti di pesce e in genere per effettuare tagli netti e precisi. 

Suggerimenti per chi vuole utilizzare le lame giapponesi

Avere a disposizione un set di coltelli giapponesi è un’ottima idea per chiunque ami la cucina, considerando che si tratta di lame adatte per lavorare ogni tipo di prodotto.

Naturalmente è molto importante la qualità, sia della struttura che, soprattutto, della lama. Per tale motivo, si consiglia di orientarsi verso produttori qualificati specificamente per questo tipo di coltelleria. 

capodanno giapponese

Capodanno giapponese: quando e come si festeggia

13/09/2021

Il capodanno giapponese (shogatsu) è una delle festività più vissute e attese, e possiede sia un valore religioso che di divertimento e intrattenimento.

Sotto questo aspetto, può essere paragonato al Natale italiano, e si lega a diverse e importanti tradizioni tramandatesi da secoli.  

La vigilia del capodanno giapponese (omisoka) è sempre il 31 dicembre, esiste però un periodo più ampio di festeggiamento, che prosegue fino al 3 gennaio. In realtà, in passato si trattava di due ricorrenze del tutto separate.

La vigilia di capodanno di solito si trascorre a casa e, dopo il 1 gennaio, è considerata il giorno più importante dell’anno per ogni giapponese.

Come abbiamo detto, il transito dall’anno vecchio all’anno nuovo è correlato a tradizioni antichissime e affascinanti, tra cui l’ascolto dei 108 rintocchi di campana dei templi buddhisti e la prima visita dell’anno a luoghi sacri, come santuari scintoisti e templi.

Un evento che avviene di solito dopo la mezzanotte o nella giornata del 1 gennaio, momenti in cui le persone amano recarsi in preghiera presso questi luoghi di importanza religiosa e spirituale. 

Un altra tradizione ricca di fascino è quella di assistere alla prima alba dell’anno.

Il sole è un elemento di importanza fondamentale nella tradizione mitologica giapponese, e la consuetudine è quella di osservarlo in uno scenario particolarmente suggestivo e spettacolare, magari in montagna o in riva al mare. 

Il capodanno giapponese nelle abitazioni

Nel periodo di festa, si usa decorare le case giapponesi con una composizione detta kadomatsu, costituita da bambù e rami di pino e con lo shimekazari, realizzato con carta, fettuccia di riso e piccoli oggetti simbolici.

Il ruolo delle decorazioni è principalmente quello di allontanare gli spiriti maligni e accogliere le divinità scintoiste che proteggeranno la casa nel corso del nuovo anno. 

Le tradizioni gastronomiche giapponesi per il capodanno

Il capodanno giapponese è anche l’occasione per gustare alcune tra le migliori specialità di gastronomia. Tra le altre, si distinguono gli spaghetti di grano saraceno, gli osechi, ovvero una serie di piatti serviti in contenitori laccati, la zuppa di riso mochi, l’orata e il tè verde con prugne salate giapponesi, da gustare il primo giorno dell’anno. 

Il nostro ristorante giapponese di Milano è a disposizione per soddisfare ogni curiosità sul capodanno giapponese e sulle altre ricorrenze che consentono di gustare piatti tradizionali e squisiti, e per offrire un menù invitante e ricco di emozioni. 

katsuobushi

Katsuobushi: un ingrediente della cucina giapponese dalla storia secolare

30/04/2021

Il katsuobushi è un ingrediente fondamentale della cucina giapponese. In sostanza, si tratta di filetto di tonno essiccato, utilizzato per dare sapore a diverse specialità, soprattutto alle zuppe, anche se si utilizza speso per i primi piatti a base di pasta e talvolta persino per insaporire la pizza.

Il katsuobushi è un prodotto tradizionale, legato ad una storia secolare: pare infatti che fosse diffuso e usato già intorno al 1500. Si presenta sotto forma di sottili lamine opache e trasparenti, dall’aroma intenso, fragrante e inconfondibile, e viene preparato con una delle varietà più pregiate di filetto di tonno.

Vuoi scoprire i piatti in cui si utilizza il katsuobushi e gli altri ingredienti più caratteristici, e provare le migliori specialità della cucina del Giappone? Il nostro ristorante giapponese di Milano ti invita a conoscere i piatti più noti e le interpretazioni creative proposte dal nostro chef.

Impara a riconoscere il gusto particolare del katsuobushi, ma anche della salsa di soia, del sakè e delle alghe, ovvero degli ingredienti di base della migliore cucina giapponese, attraverso le proposte del nostro menù.

Caratteristiche e storia del katsuobushi

La data esatta di origine del katsuobushi non è nota, tuttavia è molto probabile che già nel 1500 questo ingrediente fosse in uso. Come abbiamo detto, per prepararlo si utilizza una qualità di tonno molto pregiato, che viene fatto fermentare tuttora con la stessa tecnica impiegata secoli fa.

Si può dire che, in origine, la tecnica di fermentazione sia stata legata alla necessità di conservare il pesce durante i lunghi periodi trascorsi in mare, al tempo della pirateria.

Da allora, il metodo è rimasto praticamente invariato: dapprima il pesce viene pulito e sfilettato, i filetti così ottenuti sono sottoposti ad una lunga affumicatura con legno di faggio e successivamente fermentati, sfruttando l’azione di appositi funghi, per poi essere essiccati al sole.

Il prodotto finale è sottoposto ad un procedimento di sanificazione e pulizia, al termine del quale viene tagliato nelle caratteristiche scaglie semitrasparenti.

Il gusto intenso e aromatico del tonno affumicato si accorda a tantissimi piatti, dalle zuppe al ripieno degli uramaki.

Una particolarità dei fiocchi di katsuobushi è quella di animarsi con l’effetto del calore: muovendosi leggermente, pare quasi che  prendano vita, creando un effetto divertente e suggestivo.

Come mangiare con le bacchette

Come mangiare con le bacchette: 5 consigli utili

26/10/2020

Ti hanno invitato al ristorante giapponese e sei terrorizzato di fare una brutta figura? Non preoccuparti: in molti sono nella tua stessa situazione. Per quanto i giapponesi siano tra il popolo più cordiale e gentile al mondo, c’è da dire che il loro modo di mangiare ci lascia in difficoltà.

Se chiederai a un orientale perché non preferisce l’uso della forchetta, ti dirà, in completa onestà, che mangiare con le bacchette è molto più semplice. Ti starai chiedendo come, e non hai tutti i torti.

Devi andare al ristorante giapponese o cinese e hai l’ansia di mangiare con le bacchette?

Mangiare con le bacchette non è per tutti: alcuni hanno bisogno di più allenamento di altri. Se la tua amica ci riesce benissimo – e ha imparato subito – è perché ha una manualità più alta della tua. È stato dimostrato come le persone che battono molto a macchina, che suonano il piano, o che utilizzano principalmente le dita in un lavoro manuale, hanno molta più dimestichezza con le bacchette rispetto ad altre.

C’è anche da considerare chi ha le dita nodose: purtroppo, in questo caso è necessario fare un po’ più di pratica prima di andare al ristorante cinese o giapponese e dovere chiedere una forchetta al proprietario.

I nostri consigli per imparare a utilizzare le bacchette

Già, perché molti locali di cucina orientale non mettono sul tavolo alcuna posata, ad eccezione delle bacchette, ed è necessario chiederle. Di seguito, ti illustriamo dei passi e dei consigli su come riuscire a mangiare con le bacchette:

  • La bacchetta dovrebbe essere afferrata a un terzo della loro lunghezza totale. Pensate all’effetto leva: è questo che dovrebbe essere;
  • Prima di procedere a fare qualche prova, vi consigliamo di riscaldare molto le dita. Apritele e chiudetele per almeno due o tre minuti. In questo modo, vi allenerete e avrete le mani più elastiche;
  • Quando impugni le bacchette, non occorre fare troppa forza. Infatti, in questo modo non potrai utilizzarle nel modo corretto, ma continueranno a scivolarti dalle mani, oltre a comportare dei crampi alle dita. È meglio farlo con delicatezza;
  • La prima bacchetta dovrebbe essere messa tra l’incavo del pollice e dell’indice. La posizione è fissa: dovrebbe inoltre appoggiarsi sull’anulare;
  • La seconda bacchetta, invece, deve essere stretta tra il pollice, il medio e l’indice. Questa è quella che potrete manovrare in completa libertà per mangiare.

Un’ultima osservare è che le punte delle bacchette dovrebbero combaciare sempre.

Miyama, un ristorante con cucina giapponese delivery a Milano

05/05/2020

Miyama a Milano: alla scoperta della cucina giapponese

La cucina giapponese ha molto da offrire. Possiamo cominciare dagli antipasti, un vero e proprio tripudio di piatti caldi e freddi, dalla classica tartare fino all’edamame o all’insalata di alga wakame. Sono un inizio, per cominciare ad avvicinarsi alla cucina giapponese, fino a continuare per i primi piatti e una deliziosa portata di sushi misto.

Che cosa c’è sul nostro menù di asporto? Troverete numerosi antipasti della cucina giapponese: uno dei grandi classici sono i Gyoza di gamberi, di manzo o di branzino. Non dimentichiamo ovviamente una proposta vegetariana, con i gyoza alle verdure!

Per chi ama la tartare, è possibile ordinare numerose varianti di questa pietanza. Abbiamo inserito nel menù il tonno, il salmone, il gambero rosso di Mazara del Vallo. Una delle proposte estive prevede anche l’utilizzo della mozzarella di bufala, che ben si sposa con il sapore del pesce.

Ristorante Giapponese con servizio Delivery Milano: offriamo un servizio da asporto

Possiamo proseguire poi con un misto di Gunkan Sushi, una vera e propria delizia per il palato, nella versione normale o special, a seconda dei vostri gusti personali. I gunkan sono una delle proposte più deliziose del menù! Ciò che non poteva mancare era una scelta di hosomaki e di uramaki che venissero incontro ai gusti di tutti, con mix di ingredienti esplosivi.

Abbiamo deciso di offrire un servizio di take away Milano da asporto per dare la possibilità ai nostri clienti di mangiare il sushi anche in casa propria. Magari, state valutando di dare una festa con i vostri amici o i parenti e vi piacerebbe mangiare del sushi. Questo, grazie al ristorante Miyama, è possibile!

Per coloro che vogliono scoprire le ricette della cucina giapponese, Miyama può proporre numerosi piatti, dal sushi al sashimi, fino alle tradizionali pietanze calde del Giappone. Un tripudio di sapori e di gusto: vi invitiamo a venire nel nostro ristorante per scoprire di più!

 

 

 

Sashimi Misto

Sashimi, un piatto tipico della cultura giapponese

17/02/2020

Il sashimi è una delle più famose specialità della cucina giapponese, ed è generalmente il piatto che viene servito all’inizio del pasto. Talvolta si tende a confonderlo con il sushi, ma in realtà si tratta di due preparazioni molto diverse. Il sashimi consiste esclusivamente in molluschi e pesci, di una o più qualità, serviti crudi e accompagnati semplicemente da alcune salse caratteristiche, mentre il sushi è costituito da una preparazione più complessa, con la presenza di riso e altri ingredienti.

 

Nel sashimi non sono previsti altri ingredienti ad esclusione del pesce, e nella maggior parte dei casi non viene effettuata alcuna cottura. Le varietà di pesce più adatte per il sashimi sono il salmone, il tonno, i gamberetti, il polpo e il pesce spada, tuttavia può essere preparato anche con seppie, anguilla, capesante e altro. L’unica lavorazione riguarda gamberetti e polpo che vengono immersi per pochi istanti in acqua bollente.

 

Il pesce deve essere pulito perfettamente e privato delle parti non commestibili per ricavare i filetti da tagliare ulteriormente in piccoli pezzi. Il sashimi viene servito accompagnato da alcune salse caratteristiche, che possono essere a base di soia, di rafano e di alghe. Una cura particolare viene riservata alla presentazione del piatto, decorato con erbe aromatiche, verdure e radici, prestando attenzione agli accostamenti di colore. Il sashimi si gusta con le bacchette, prendendo un boccone alla volta per poi intingerlo nella salsa.

 

Un tipo di sashimi molto raffinato, e molto diffuso soprattutto in Giappone, è quello preparato con il pesce palla, una specie di pesce che, se non trattato e tagliato correttamente, può essere tossico: non tutti gli chef possono prepararlo, in quanto richiede un’apposita certificazione.

 

Preparare il sashimi, per quanto si tratti di un piatto minimalista, è una vera e propria arte, dalla scelta degli ingredienti, alla posizione della lama, alla presentazione estetica. Pesce e crostacei, ovviamente, devono essere freschissimi e di ottima qualità, la tecnica di taglio non è standard, ma varia da un tipo di pesce all’altro: infatti, lo stesso pesce tagliato con modalità differenti può assumere gusti completamente diversi.

 

Il ristorante Miyama, in zona San Siro, offre ai propri clienti l’occasione ideale per gustare un sashimi preparato a regola d’arte, utilizzando le tecniche tradizionali e presentandolo con un estremo riguardo all’aspetto estetico e cromatico.

 

Utilizziamo solo ingredienti selezionati per la qualità elevata e pesce freschissimo, trattato con il metodo dell’abbattimento per poter essere consumato tranquillamente crudo. La cucina del nostro ristorante giapponese a Milano lavora con la massima accuratezza e precisione, proponendo non solo sashimi ma anche una ricca scelta delle migliori specialità.

 

 

Per la pausa pranzo prova la cotoletta giapponese Tonkatsu

13/02/2020

Il tonkatsu è una specialità giapponese tra le più note e apprezzate, non solo in Giappone ma anche nel resto mondo. Si tratta sostanzialmente di una cotoletta di maiale piuttosto spessa, che viene impanata e fritta, presentandosi con un aspetto molto simile alla classica cotoletta milanese, per poi essere servita accompagnata da una salsa tipica e da un contorno di verze.

 

Storicamente, il tonkatsu risale alla seconda metà dell’Ottocento, epoca in cui il Giappone subisce una sorta di occidentalizzazione: infatti, sia nella tecnica di preparazione che nell’aspetto, la cotoletta giapponese può essere considerata una specialità di ispirazione occidentale.

 

La versione originaria della tonkatsu era in realtà molto più semplice, inoltre la cotoletta non era di maiale ma di manzo. In seguito, gli chef giapponesi hanno pensato di sostituire la carne di manzo con il maiale, più tenero ma anche più economico, e di accompagnare la cotoletta con una versione giapponese della salsa Worcester, a base di miso.

 

Il risultato è il piatto attuale: una cotoletta di maiale, nella maggior parte dei casi impanata e fritta, anche se può essere cucinata in brodo e accompagnata da riso bianco. Per un pranzo veloce o e semplice o per un buffet, la cotoletta giapponese Tonkatsu può essere anche servita come farcitura per i tramezzini.

 

Naturalmente, come avviene per gran parte delle specialità giapponesi, anche il tonkatsu può essere preparato e servito in diverse modalità, utilizzando anche carne di pollo o di manzo.

 

Per chiunque desideri, all’ora di pranzo, provare il gusto di una cotoletta tonkatsu preparata a regola d’arte, completata con salsa di miso e accompagnata dal tipico contorno di verze, il nostro ristorante giapponese a Milano rappresenta il luogo ideale. Accogliamo i nostri clienti in un ambiente raffinato e confortevole, dove trascorrere una rilassante pausa pranzo, tra gli impegni di lavoro o lo shopping, gustando un caratteristico fast food giapponese.

 

La cucina del nostro ristorante in zona San Siro propone inoltre una ricca scelta di specialità tipiche della cucina tradizionale giapponese: sushi in tutte le varianti, sashimi, carpaccio di pesce, zuppe, insalate, fritture, piatti a base di carne o di pesce e dolci. In merito alle particolari tecniche e agli ingredienti, la cucina giapponese è da considerarsi piuttosto leggera e poco calorica, inoltre offre il vantaggio di essere indicata anche a chi soffre di celiachia, considerando l’assenza di glutine.

 

In tutte le nostre preparazioni utilizziamo solo ed esclusivamente ingredienti di alta qualità, pesce freschissimo e carni selezionate, prestando inoltre un’estrema attenzione anche all’aspetto estetico, come è tradizione della gastronomia giapponese.

 

Exotic Sake Maki

Uso e tradizione delle bacchette sulla tavola giapponese

10/02/2020

In Giappone è consuetudine utilizzare a tavola le bacchette tradizionali, sebbene ormai siano diffuse ovunque anche le classiche posate occidentali. Si trovano diverse varietà di bacchette da tavola: per l’uso domestico generalmente si prevede che ognuno possieda le proprie bacchette personali, mentre al ristorante vengono fornite in dotazione bacchette usa e getta molto economiche. Esistono inoltre bacchette usate per servire dai piatti di portata e bacchette più lunghe e solide per cucinare.

 

Secondo la tradizione giapponese, le bacchette si utilizzano per mangiare qualsiasi tipo di alimento e richiedono di attenersi ad una serie di regole di comportamento. In tavola di solito si ripongono su un apposito supporto, e devono essere usate esclusivamente per prendere il cibo dai piatti, evitando però di infilzarlo, così come di usare le bacchette per indicare cose o persone o persone o per frugare nei piatti e nelle ciotole in cerca di un boccone particolare.

 

Per chi si trovasse in Giappone è importante evitare di disporre le bacchette a croce, di infilarle verticalmente in una ciotola di riso e di passare un boccone dalle bacchette di una persona a quelle di un’altra: tutta questa gestualità è infatti correlata ai riti funebri buddhisti, ed è di cattivo gusto portarla, anche involontariamente, in tavola.

 

Al di là di queste semplici regole di educazione, l’uso delle bacchette potrebbe, almeno all’inizio, creare qualche problema a chi non avesse mai provato prima, tuttavia dopo qualche tentativo diventerà tutto molto semplice. Miyama, il nostro ristorante giapponese a Milano, offre ai propri clienti sia la possibilità di ricorrere alle posate metalliche, sia quella di cimentarsi con le bacchette tradizionali giapponesi, e di chiedere al nostro staff qualche suggerimento per imparare rapidamente ad utilizzarle.

 

Le bacchette da tavola e da cucina sono originarie dell’antica Cina, e la loro origine si lega a diverse tradizioni e leggende. Possono essere realizzate in bambù, ma anche in materiale plastico, metallo e perfino materiali pregiati come l’avorio, la versione giapponese in genere è in legno laccato, di lunghezze differenti per uomini, donne e bambini. Da qualche anno si tende a ridurre l’uso delle bacchette usa e getta in materiale plastico, bambù o legno negli ambienti domestici, in quanto provocano un notevole impatto ambientale.

 

Le bacchette sono adatte a tutti i tipi di piatti e di alimenti, tuttavia per quanto riguarda il sushi, non c’è alcun problema, anche nel nostro ristorante in zona San Siro, a servirsi direttamente con le mani: anzi, si può dire che questo tipo di piatto sia preparato in piccoli bocconi proprio per poter essere consumato come street food / finger food.

 

 

miyama giapponese esterno

Il giardino giapponese: location ideale per gustare pietanze orientali a Milano

06/05/2019

Il Ristorante Giapponese all’aperto Miyama è una delle poche realtà presenti a Milano avente un giardino esterno accessibile non soltanto durante la stagione estiva ma anche invernale grazie alle ampie vetrate che permettono di mantenere il locale perfettamente caldo in inverno e fresco d’estate.

Potersi godere un panorama di tutto rispetto mentre si sta pranzando o cenando è una delle meraviglie che la vita possa regalare ad ognuno, perché si possono trascorrere ore in pieno relax e staccare dalla vita frenetica di ogni singolo giorno.

Il giardino ristorante Giapponese Milano è composto da varie piante macro Bonsai. Chi ama dunque, la natura in tutte le sue sfaccettature crea un sussulto di emozione non indifferente.

Fin dai tempi remoti i bonsai erano apprezzati e prediletti non solo per l’immagine estetica che conferivano ma anche per l’armonia che trasmettevano, e ancora oggi la finalità è quella di testimoniare il cambiamento lento della natura suggerendo a chi lo ammira un sentimento di calma, di pace interiore con la propria mente e con il proprio spirito, di semplicità, e il ristorante Giapponese Milano vuole fare proprio questo con la sua clientela.

Oltre a contraddistinguersi con i suoi piatti di alta autenticità e qualità delle materie prime, vuole offrire ai suoi clienti un luogo ristoratore dove l’atmosfera e le sensazioni la faranno da padrona, una dimostrazione di puro amore e autenticità.

Perchè scegliere a Milano un ristorante con giardino all’aperto? Ci sono a questo riguardo diversi motivi scientifici che dimostrano come mangiare in giardino all’aperto, possa apportare al corpo ma anche alla mente moltissimi benefici.

E’ risaputo che la maggior parte delle persone trascorre le proprie ore davanti al pc o chiuso in quattro mura per svolgere il proprio lavoro, prendere una boccata d’aria diventa molto difficile. Stress, nervosismo, cambio di umore repentino sono tutti sintomi che insorgono e che compromettono la salute.

Prediligere durante una pausa pranzo o la sera in pieno relax una cena, in un ristorante con giardino all’aperto si rivela più che salutare, in quanto:

  1. Migliora l’umore, riduce l’ansia e allevia lo stress;
  2. La creatività viene stimolata maggiormente e quindi si è più produttivi sul lavoro;
  3. Facilità nel trovare la risoluzione dei problemi (Problem solving).

Tutti questi vantaggi sembrano pochi? Crediamo proprio di no! Avere un’attitudine positiva verso la vita e verso il lavoro produce i suoi frutti!